Messaggeri della luce

Su ali d'aquila

Domenica 11 dicembre - V di Avvento


In questi giorni stiamo accendendo le luci dei nostri presepi e dei nostri alberi. In questi giorni stiamo magari accendendo anche delle lanterne nelle nostre case… ma perchè?

Se da una parte le cerimonie di accensione di alberi e presepi spopolano nel mondo, per creare turismo e quindi un certo commercio, che significato ha per noi tutto questo?

La risposta la traiamo dalla figura che questa quinta domenica di Avvento ci ripropone: Giovanni il Battista. Il Battista nel vangelo di Giovanni viene rappresentato come il precursore della Luce, cioè colui che precede la venuta della Luce. Egli prepara la strada della vita di coloro che lo ascoltano a saper riconoscere il volto di Colui che viene, di Colui che viene come fuoco non per distruggere, ma per far brillare le scintille di verità del nostro cammino.

Colui che viene viene da una città piccola e insignificante, Betlemme, terra di Davide, e quindi viene con le radici piene del suo popolo nel punto più alto della sua storia. Viene a donare la gloria perduta, la gloria che si è persa nelle ferite e nelle umiliazioni. Viene ad essere una voce di verità contro le false interpretazioni della sua Parola, appesantite da rigidità e da norme complesse. Viene per narrare all’uomo la sua vera e autentica origine: tu sei figlio, tu sei amato da Dio. Anche se sei lontano, anche se ti senti ferito, Dio è con te! Questa è la grazia che porta con sè Colui che viene, questa è la sua missione: aprirci gli occhi per riconoscere come il volto di Dio non è lontano o distante da noi, ma è vicino, è Padre, è madre, è amore!

E allora ritorniamo alla domanda iniziale: perchè accendiamo luci e candele in questi giorni? Perchè come Giovanni anche noi in questi giorni siamo chiamati ad essere messaggeri e testimoni della luce che viene. Giovanni ha lasciato spazio e a riconosciuto nel cuore che il tempo si stava compiendo. Anche noi come Lui siamo chiamati a riconoscere la novità di Colui che viene e di come questa novità ci invita a cambiare il cuore, a sciogliere le nostre durezze, precomprensioni e lontananze, per lasciarci invece scaldare da Colui che è la vita e la pienezza di salvezza!

Il messaggero mai si sostituisce alla luce, mai vive gelosie! Il messaggero si rallegra, gioisce, perché sa e sente che nella storia entra un grande bene! E questo grande bene per noi è Gesù, il Messia, la luce che viene e scaldare il nostro cuore, la nostra vita, a rinnovare il nostro essere figli! E allora incamminiamoci, gridiamo a grande voce come il Battista: il Signore viene e non tarderà!
 

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